Köhler tratta lo sviluppo dei sensi di base nel bambino secondo la psicologia dello sviluppo antroposofica e, in relazione ad un’insicurezza di fondo nell’ambito di tali sensi, riconosce le tre tipologie comportamentali del bambino pauroso e angosciato, irrequieto e nervoso, pensieroso e triste. Fornisce quindi indicazioni utili a ogni adulto per la prassi educativa e il rapporto quotidiano con questi bambini, incoraggiando in particolare i genitori ad un lavoro di conoscenza autonomo e rafforzando in loro la fiducia nella propria capacità di azione, anche in situazioni difficili.
Bambini irrequieti, angosciati, tristi. Presupposti per una prassi educativa spirituale è il frutto della raccolta ed elaborazione da parte dell’Autore di svariate conferenze tenute tra il 1991 e il 1992.
INDICE DEI CAPITOLI
Premessa alla 8° edizione tedesca 2014 – Premessa alla 5° edizione tedesca 2001 – Prefazione alla 1° edizione tedesca 1994
- Questioni fondamentali per una prassi educativa spirituale: L’aiuto viene dalla notte; L’angelo risponde? – Le domande del guardiano del ponte – Quando il corpo è troppo freddo per l’anima… – Mente fresca e cuore caldo – Che cos’è l’“educazione morale”? – Il processo percettivo come processo creativo del mondo – L’imitazione e il desiderio del Bene
- Sulle tracce del senso della vita: Premessa; Il “benessere archetipico” – Note sul difficile argomento del “senso della vita” – Lo stato di veglia positivo e calmo e il “principio universale del Bene” – Ritmi di vita e fiducia nell’esistenza – Il bambino irrequieto e nervoso – La cura del senso della vita come liberazione del respiro – Educazione e autoeducazione: la tolleranza
- Sulle tracce del senso del tatto: La pelle come organo di senso – Caratteristiche della percezione tattile – “Essere permeati dal sentimento del divino” – Il senso del tatto e l’interesse per il mondo: differenziazione, risonanza, evidenza – Conoscenza dell’essere umano e prassi educativa – Che cosa significa “comprendere…”? – Il rapporto amorevole con il mondo – Vicinanza e vulnerabilità – Il “sé corporeo delimitato nello spazio” – L’arrivo sulla Terra – Educazione e autoeducazione: la sollecitudine – Il trauma latente del bambino angosciato – Sensi della corporeità e sensi sociali – le paure acquisite – Il bambino angosciato e pauroso: osservazioni – I preparativi per il sonno e l’inizio della giornata – Educazione e autoeducazione: lo “sguardo positivo” – Il bambino angosciato e pauroso: ulteriori osservazioni – Come comportarsi con i bambini irrequieti e con i bambini angosciati
- Sulle tracce del senso del movimento e del senso dell’equilibrio: Premessa – La “sensazione della propria anima libera” – La “sensazione di autonimia” – Il compositore nascosto – La sintonizzazione sottile dell’anima – Configurazione del movimento – configurazione dell’anima – Empatia e compassione – Conclusioni errate – condizioni di sviluppo difficili – Il bambino triste e pensieroso: caratteristiche dei disturbi latenti del senso del movimento – Il retroscena: una debolezza nell’imitazione durante la prima infanzia – Toccato dall’angelo: l’inconscia nostalgia del bambino – Come comportarsi con i bambini tristi e pensierosi – Linguaggio formato – gesti sensati – Educazione e autoeducazione: la forza della compassione – Il senso dell’equilibrio – La liberazione delle braccia e delle mani – Il senso dell’equilibrio e la capacità di giudizio – Equilibrio animico e senso di giustizia – “Il dono di grazia del camminare”: il ruolo guida del senso dell’equilibrio – Equilibrio animico e autostima – Indicazioni per l’educazione dei bambini tristi e pensierosi – Conclusione: pedagogia e etica